L’estate 1739 è stata una delle estati più calde e lunghe dell’ultimo millennio per la Calabria e per la Piana di Gioia Tauro. Il clima estivo durò ininterrottamente dal 12 aprile al 18 ottobre, mentre temperature pienamente estive si verificarono più volte nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. A partire dal 20 giugno 1739 l’anticiclone africano invase in modo aggressivo il Sud Italia; dal 20 giugno al 17 agosto si ebbero ben 9 fiammate violente con temperature a 850 hPa stimati tra i +30°C e i +32°C, tra le quali la più intensa è stata quella verificatasi tra il 9 e il 12 agosto in cui si stima che si sia toccata addirittura la +35°C ad 850 hPa. La prima intensa ondata di caldo si ebbe a partire dal 22 giugno quando il vento di ostro soffiò impetuoso per ben 3 giorni di fila. In questi 3 giorni il vento era talmente rovente che si bruciarono moltissime piante da frutto in tutte le località poste al di sotto dei 1000 metri in tutta la Piana. Addirittura dalle cronache sembrerebbe che nelle campagne tra l’allora conosciuta Oppido Mamertina (quella zona oggi conosciuta come Oppido Vecchia) e Santa Cristina d’Aspromonte e nelle campagne tra Rosarno e Feroleto della Chiesa nella notte tra il 22 e il 23 giugno (quando il vento rinforzò) in sole 2 ore siano seccati la maggior parte delle viti e degli ortaggi (una cosa simile la ebbe nel giugno 1982). Nelle altre ondate di caldo si sono susseguiti danni ingenti alla maggior parte se non a tutti gli alberi da frutto e persino agli ulivi, in modo forse addirittura superiore alle estati 1945, 1988, 1998 e 1999. Tuttavia, la peggiore ondata di caldo dell’estate si è avuta tra il 9 e il 15 agosto quando si sono seccate la maggior parte delle piante coltivate (sia da frutto che ornamentali), tra cui l’ulivo e gli agrumi, e persino la flora autoctona. (Filippo de Nobili, da Oppido Mamertina diceva): “… e il dì 12 agosto fu sì caldo che non vi è memoria dal 1540… Il caldo ha provcato sì grandi danni alla maggioranza delle coltivationi tale che non si ebbe frutta per 3 anni. Infatti a causa del gran caldo tutte le fruttifere sono seccate completamente in tutta la cittadina, sono sopravvissuti solo ulivi, pochissime vigne e qualche ornamentale, il resto tutto è disseccato.” Da ciò si può constatare il caldo terribile che si verificò nell’estate 1739, dove il caldo colpì in maniera aggressiva tutte le località della Piana, tanto che gli autori affermavano che non si poteva vivere in nessuna zona, e faceva caldissimo anche in alta montagna.
Di seguito le temperature stimate nelle principali località odierne della Piana di Gioia Tauro:
Gennaio 1739:
Rosarno: 31°C/32°C
Feroleto della Chiesa: 35°C
Rizziconi: 30°C
Laureana di Borrello: 34°C
Gioia Tauro: 32°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 35°C
Cittanova: 32°C
Palmi: 28°C
Taureana di Palmi: 29°C/31°C
Varapodio: 33°C
Molochio: 29°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 35°C
Taurianova: 33°C
Polistena: 33°C
Delianuova: 29°C
Febbraio 1739:
Rosarno: 33°C
Feroleto della Chiesa: 35°C/36°C
Rizziconi: 32°C
Laureana di Borrello: 35°C
Gioia Tauro: 33°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 36°C
Cittanova: 34°C
Palmi: 30°C
Taureana di Palmi: 32°C
Varapodio: 35°C
Molochio: 33°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 35°C
Taurianova: 33°C
Polistena: 34°C
Delianuova: 32°C
Marzo 1739:
Rosarno: 35°C
Feroleto della Chiesa: 39°C
Rizziconi: 34°C
Laureana di Borrello: 37°C
Gioia Tauro: 38°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 39°C
Cittanova: 36°C
Palmi: 35°C
Taureana di Palmi: 35°C
Varapodio: 37°C
Molochio: 36°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 39°C
Taurianova: 38°C
Polistena: 39°C
Delianuova: 35°C
Aprile 1739:
Rosarno: 37°C
Feroleto della Chiesa: 41°C/42°C
Rizziconi: 38°C
Laureana di Borrello: 40°C
Gioia Tauro: 41°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 41°C/42°C
Cittanova: 41°C
Palmi: 37°C
Taureana di Palmi: 39°C
Varapodio: 40°C
Molochio: 39°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 41°C
Taurianova: 40°C
Polistena: 41°C
Delianuova: 38°C
Maggio 1739:
Rosarno: 41°C
Feroleto della Chiesa: 44°C/46°C
Rizziconi: 41°C
Laureana di Borrello: 43°C
Gioia Tauro: 45°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 46°C
Cittanova: 40°C
Palmi: 42°C
Taureana di Palmi: 44°C
Varapodio: 45°C
Molochio: 39°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 46°C
Taurianova: 43°C
Polistena: 43°C
Delianuova: 43°C
Giugno 1739:
Rosarno: 49°C
Feroleto della Chiesa: 50°C/51°C
Rizziconi: 49°C
Laureana di Borrello: 50°C
Gioia Tauro: 49°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 50°C/51°C
Cittanova: 50°C
Palmi: 47°C
Taureana di Palmi: 47°C
Varapodio: 50°C
Molochio: 48°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 50°C
Taurianova: 49°C
Polistena: 50°C
Delianuova: 47°C
Luglio 1739:
Rosarno: 48°C
Feroleto della Chiesa: 51°C
Rizziconi: 50°C
Laureana di Borrello: 50°C
Gioia Tauro: 50°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 51°C
Cittanova: 50°C
Palmi: 48°C
Taureana di Palmi: 49°C
Varapodio: 51°C
Molochio: 50°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 51°C
Taurianova: 50°C
Polistena: 51°C
Delianuova: 48°C
Agosto 1739:
Rosarno: 51°C
Feroleto della Chiesa: 53°C
Rizziconi: 51°C
Laureana di Borrello: 52°C
Gioia Tauro: 52°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 53°C
Cittanova: 52°C
Palmi: 50°C
Taureana di Palmi: 50°C/51°C
Varapodio: 52°C
Molochio: 50°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 52°C/53°C
Taurianova: 52°C
Polistena: 52°C
Delianuova: 49°C
Settembre 1739:
Rosarno: 47°C
Feroleto della Chiesa: 50°C
Rizziconi: 47°C
Laureana di Borrello: 48°C
Gioia Tauro: 50°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 50°C
Cittanova: 50°C
Palmi: 46°C
Taureana di Palmi: 46°C
Varapodio: 49°C/50°C
Molochio: 47°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 50°C
Taurianova: 49°C
Polistena: 49°C
Delianuova: 47°C
Ottobre 1739:
Rosarno: 48°C
Feroleto della Chiesa: 50°C
Rizziconi: 49°C
Laureana di Borrello: 49°C
Gioia Tauro: 49°C
Oppido Mamertina (Vecchia): 49°C/50°C
Cittanova: 48°C
Palmi: 44°C
Taureana di Palmi: 45°C
Varapodio: 48°C
Molochio: 46°C
Santa Cristina d’Aspromonte: 49°C
Taurianova: 47°C/48°C
Polistena: 48°C
Delianuova: 44°C